Foto , Video e Contenuti della nostra Malata Passione per le Moto....Cafè Racer e non solo....direttamente dal Box con Gamberetto ( Luigi Trocchi ).... Aggiornamenti continui dal mio canale Youtube: Manuele Petrilli ( felipeto ) & dei Lavori in corso del Progetto Cafelipeto: la mia Honda CB 500 pc32 Cafè Racer....e aggiornamenti dal mio Lavoro: Vita da Cameraman .
Questa Moto Guzzi V11 Scura arriva nel box del Gamberetto , però purtroppo rimane per troppo poco tempo per essere elaborata con più decisione ....infatti viene rivenduta quasi subito .....un vero peccato,xchè poteva uscire una bellissima cafè racer italiana. Anche con questi pochi ed economici accorgimenti, Gamberetto ha reso questa Guzzi scura molto più accattivante,snella e con una piccola iniezione di caffeina!!!
Cyril John detto "Jack" Findlay (Shepparton, 5 febbraio1935 – Vaucresson, 19 maggio2007) è stato un motociclistaaustraliano.
Nato a Shepparton, nello stato australiano del Victoria, a circa 200 km da Melbourne, iniziò a gareggiare in moto ad appena 15 anni sotto il nome del padre (dato che era ancora minorenne). Dopo aver lasciato la scuola lavorò presso la locale filiale della Banca d’Australia fino al 1957, anno in cui lasciò l’Australia assieme alla moglie per gettarsi a tempo pieno nelle corse. Arrivato in Inghilterra trovò lavoro presso la Dunlop e con i primi soldi riuscì a comprare una Norton Manx (all’epoca la moto preferita dai piloti privati del Mondiale) in sella alla quale esordì nella massima competizione mondiale, al Gran Premio della Germania Ovest, sul circuito del Nürburgring, il 16 luglio1958, terminando al 14° posto nella gara della Classe 500.
L’anno seguente Findlay esordì al Tourist Trophy, mentre per attendere i primi punti iridati dovette attendere sino al 1961, anno in cui riuscì a conquistare due piazzamenti (5° al Sachsenring e 6° a Monza) che gli consentirono di guadagnare il 20° posto nella classifica della 500. Ben presto l’australiano si dimostrò pilota di buon livello, distinguendosi tra la massa di privati che affollavano le griglie di partenza del Motomondiale di quegli anni. Come quasi tutti i piloti ufficiali e non dell’epoca Findlay gareggiava in diverse classi, con le moto più disparate: nel Motomondiale 1963 lo troviamo in sella ad una Mondial nella classe 250 (dove termina 18° il mondiale con 2 punti) e con una Matchless (preparata originariamente per il pilota scozzese Bob McIntyre, già ufficiale di Gilera e Bianchi, morto nel 1962 in gara) in 500, classe nella quale conquista l’8° posto nella classifica finale. La carriera decollò definitivamente dal 1965, anno in cui conquistò un altro 8° posto in 500, sempre con la Matchless-McIntyre. L’anno seguente riuscì addirittura a classificarsi 3° in 500 (dietro ad Agostini e Hailwood) e 7° in 250 (migliore tra i piloti privati) su Bultaco.
L’anno della definitiva consacrazione come più veloce tra i privati fu il 1968, anno in cui solo l’imbattibile binomio Agostini-MV Agusta riuscì a piazzarsi davanti all’australiano. È proprio tra le stagioni ’68 e ’69 che il regista francese Jérôme Laperrousaz girò il film Continental Circus, un documentario che riprendeva la vita e le corse di quello che venne da allora considerato "il privato più veloce del mondo".
Pensionata la Matchless-McIntyre, nel 1969 Findlay passò a pilotare la LinTo 500 GP ufficiale e, successivamente, una special con motore Suzuki, la JADA (dal nome dei suoi costruttori, Jack Findlay e Daniele Fontana). Con la JADA Findlay riuscì a conquistare la sua prima vittoria, al Gran Premio dell’Ulster, il 14 agosto1971, approfittando dell’assenza di Agostini (che era già campione del mondo, avendo vinto le otto gare disputate in precedenza). La vittoria di Findlay fu anche la prima per una moto a due tempi in 500. L’australiano terminò il Mondiale in quinta posizione.
Nel 1973 Findlay divenne finalmente un pilota ufficiale, per il team SAIAD (l’importatore italiano Suzuki). In sella alla Suzuki ufficiale riuscì a vincere il Senior TT (8 giugno 1973): anche in questo caso l’eterno rivale Agostini era assente, avendo egli boicottato il TT in seguito alla tragica scomparsa l’anno prima di Gilberto Parlotti. Findlay rimase alla SAIAD anche nel 1974, arrivando come l’anno precedente quinto nella classifica finale. Nel 1975 Findlay conquistò il suo unico alloro, la vittoria nel campionato FIM Formula 750 (che nel 1977 sarebbe stato elevato a Campionato del Mondo) precedendo un astro nascente del motociclismo di quegli anni, Barry Sheene. La carriera dell’australiano nel Motomondiale proseguì fino al 1978, riuscendo a ottenere ancora una vittoria, al Gran Premio d’Austria1977, boicottato dai piloti ufficiali dopo l’incidente che era costato la vita allo svizzero Hans Stadelmann nella gara della 350.
Il ritiro dalle corse avvenne nel 1978, dopo più di 150 Gran Premi disputati. Per la sua esperienza nel mondo delle corse Findlay ricoprì tra il 1992 e il 2001 il ruolo di Direttore della Commissione Tecnica FIM. Abbandonato il mondo delle corse per motivi di salute, il "veloce Jack" si spegnerà nella sua casa di Vaucresson, alle porte di Parigi, all’età di 72 anni.
Matchless McIntyre Special monocilindrica 500c.c.
Pilota di moto / Il più Grande Corridore Privato al Mondo / Cacciatore di primati / Tu sarai il più veloce / Ma io sarò dietro di te! Non mi vedi, Agostini? / Agostini……..Agostini……..Agostini……..Agostini……../ Oh si / Un giorno ti prenderò / Quando sono in giornata, sono il Più Grande Pilota Privato al Mondo. Sta calma, piccola / ti vedo aspettarmi sulla linea di partenza / Non aver paura, bambina, anche se potrebbe essere l’ultima volta Insieme formeremo una squadra vincente / Tutto il mondo mi guarda correre / e mi viene incontro terribilmente veloce / Il Cronometro divora la tua immagine / Il Cronometro è la tua vita / Il Cronometro è la tua donna / Ti rende coscente dei tuoi limiti / Esiste solo questo / Il Cronometro è il tuo Mondo / Il Cronometro è il tuo Mondo / Soltanto Tu e la tua Moto / Tu sei SOLO / Sei tutto solo / SOLO.
Con questa pulsante, ipnotica, intensissima canzone dei Gong, “Blues for Jack”, si apre quello che resta il più affascinante ricordo filmato di un mitico Mondo Perduto, paradisiaco ed infernale insieme, quel “Continental Circus”, il bellissimo, romantico, certamente dilettantesco, ma proprio per questo splendidamente fresco e naive film di Jerome Laperrousaz che racconta le eroiche, donchisciottesche gesta dell’umile e povero pilota privato Findlay, nel 1968 arrivato brillantemente secondo - in sella alla sua modesta ma gloriosissima Matchless McIntyre Special monocilindrica - nel Campionato Mondiale delle 500 alle spalle di Agostini.............. sempre tratto da: http://www.derapate.it/articolo/ricordo-di-jack-findlay-il-piu-grande-corridore-privato-del-mondo/5842/#comments
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Un po' di storia.
Da sempre appassionato di tutto quello va su ruota :)
Ho iniziato con le bici da ragazzino (ve la ricordate la Saltafossi?)… sicuro che no, PIVELLI!!!!!
E a 14 anni facevo già le impennate in “ciao”
Poi i 18 anni (che tempi) e le prime macchine…la prima per giusto 1 mese è stata la 126bis della mi mamma…..subito arroccata in un muro!!!! Hahahhaha
E poi da li, tantissime auto e parecchio sportive per i tempi…erano gli anni 85-95…e avevo tanti capelli :)
Poi ho conosciuto quel rinco di Nivola…abbiamo iniziato a giocare a GT…era GT3.. una volta a settimana per una vita, a casa mia, più play2 collegate insieme in rete e garoni da paura…poi è arrivato pure GT4 e ora GT5 anche se solo prologo…che figata!!!!!
E giocando a GT mi è venuta la passione-mania della pista…ma quella vera!!! Ebbene sono ormai circa 7 anni che giro regolarmente sulle piste italiane e anche di mezza europa, prima con una Honda S2000 peperina e da tre anni con una Lotus Exige un po particolare, powered by Honda :)
Che ci faccio qui???? Fatevi i c..i vostri e guardatevi le spalle!!!! :)
Alan Cathcart, uno dei giornalisti specializzati in motociclismo più esperti e conosciuti al mondo, nonché collaboratore in esclusiva per l'Italia della rivista due ruote e motonline, ha recentemente stabilito quattro record mondiali di velocità sul lago salato di Bonneville, nello stato americano dello Utah.
Da sinistra, Andrew Cathcart, Matt Capri e Alan Cathcart con le due moto dei record
I record sono stati ottenuti in collaborazione con Matt Capri, proprietario della South Bay Triumph a Lomita in California, già vincitore della qualifica di Concessionario dell'Anno per la Casa inglese. Inoltre vale la pena di ricordare che i nuovi primati sono stati stabiliti in sella a Triumph Bonneville con diversi livelli di elaborazione, nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario dell'entrata in produzione di questo mitico modello.
Guidando una Bonneville in regola col codice della strada americano e preparata da Matt Capri, Cathcart ha abbattuto il muro delle 150 miglia (241 km/h) e precisamente ha stabilito i nuovi primati sul miglio lanciato, a 152,678 mph – 245,71 km/h, e sul chilometro lanciato a 152,770 mph – 245,85 km/h per la categoria dei 1000 cc bicilindrici aspirati e privi di carenatura aerodinamica.
Successivamente, Cathcart è salito in sella a una Bonneville sovralimentata con turbocompressore, anche questa elaborata da Matt Capri, ed ha ottenuto altri due record sulle medesime distanze, ossia miglio e chilometro con partenza lanciata, rispettivamente a 165,405 mph – 266,2 km/h e 165,672 mph – 266,62 km/h, con miglior passaggio a 171,624 mph – 276,20 km/h. Questi nuovi primati sono riconosciuti validi dalla Federazione Motociclistica Internazionale per la categoria 1000 cc bicilindrici sovralimentati senza carenatura; quello sul miglio lanciato è anche il nuovo primato AMA (Associazione Motociclistica Americana).
"Quando la Federazione Internazionale ha creato la nuova categoria "Bicilindrici" – spiega Alan Cathcart – ci è sembrato importante ottenere questo riconoscimento di primato mondiale per un esperimento al quale ci stavamo preparando dal 2007. Superare il muro delle 150 miglia orarie con una Bonneville di serie era il nostro obiettivo principale. Matt è stato bravissimo a preparare la moto per il tentativo di record sul lago salato, a oltre 1300 metri di altitudine, e anche nel realizzare una moto, la Bonneville sovralimentata, che ha guadagnato altri due record nonostante che sia stata costruita e messa a punto praticamente nel tempo libero. Il potenziale di questa "turbo" è notevolissimo; sono convinto che nell'attuale configurazione naked possa spingersi oltre le 180 miglia orarie (290 km/h) e anche molto di più con una carenatura. Magari l'anno prossimo torneremo per cercare di entrare nel Club delle 200 miglia".
"Le Triumph di Matt Capri – aggiunge Alan – erano equipaggiate con pneumatici Pirelli racing da bagnato. Questo ci ha permesso di disporre di una grande trazione nei primi due giorni, quando gli altri team erano altamente limitati dalle condizioni scivolose della pista in seguito alla pioggia caduta sul manto salato la settimana precedente. Poter mettere a punto la moto in queste condizioni ci ha avvantaggiato rispetto agli altri concorrenti, Buell, Ducati, Norton, Honda e Harley, e anche quando la pista si è asciugata, abbiamo apprezzato e messo a frutto l'ottimo grip delle Pirelli, alle quali devo riconoscere un grande contributo nella realizzazione di questa impresa".
Cosa chiedere di più che trovarsi dentro al box con Gamberetto mettere mano su una moto d'epoca e ritrovarsi con degli amici ?
questo sabato sono venuti a trovarci Tinapica e Flash.
I lavori di manutenzione sulla Matchless continuano ( Gamberetto ne ha fatte di cose ma per ora non diaciamo nulla )........ posso solo dire che oggi io mi sono messo li nel box armato di spugnette d'acciaio , panni e pasta abrasiva ed ho messo per la prima volta mano sulla vecchietta per ridare un pò vita ai carter, coperchio punteria ecc ecc (però il grosso già l'aveva fatto il Gambero !!!!dare sempre a Cesare ciò che è di Cesare !!! )
Il serbatoio della Tinapica bike .............
Nascera un amore tra questi due?
Poi subito al lavoro per alzare il posteriore della piccola Bonny di Tinapica........
Video splendito che descrive la realizzazione di un serbatoio in alluminio di una cafè racer: la 2B
Il metallo del telaio cede e si strappa per lavoro eccessivo , si ripara e si riassembla il telaio al motore e anche tutte le altre parti della 2B fino all'accensione ........godetevi questo spettacolo:
E infine dopo tutto questo duro lavoro sulla cafè racer 2B finalmente un bel giro sul circuito di Pau-Arnos
Siamo onorati di presentarvi un personaggio che ha scritto la storia nel mondo della passione motoristica mondiale , ha fatto record e da solo ha modificato la sua moto del 1920 fino ad ottenere vari record di velocità !!!! leggete la sua storia ( http://www.fedrotriple.it/burt_munro_indian.html ) e vedete alcuni video a lui dedicati ,ne vale la pena davvero!!!!
Indian Scout del 1920 originale
trailer di un film a Burt Munro dedicato , interpretato da Antony Hopkins un film che ha lasciato un segno molto grande nel nostro cuore !!! personalmente il miglior film che racconta la nostra passione !!!!
immagini vere di Burt Munro:
colonna sonora : (Billy Idol - Speed)
Con enorme piacere vedo che anche i francesi ci stanno sotto con Munro ( come si dice dalle nostre parti )
Burt iniziò a modificare la sua Indian nel 1926 nel garage di casa. I primi pistoni verranno ottenuti colando alluminio fuso direttamente in buchi scavati nella vicina spiaggia locale! Nel corso degli anni realizzerà cilindri, volani, pistoni, alberi a cammes, bielle, sistema di lubrificazione, e molti altri componenti. Speritmenterà fusioni con leghe di vari metalli per trovare quella più adatta al suo scopo. Le rifiniture dei pezzi spesso venivano fatte a mano. Qui sotto è raffigurata strana esposizione di pistoni, cilindri e altro materiale sacrificato, ironicamente intitolata "le offerte al dio della velocità".
Il sogno di Burt era quello di provare la sua Indian nel lago salato di Bonneville nello Utah, tempio dei record mondiali su terra. Mise da parte i soldi per anni fino a quando nel riusci a coronare il suo sogno nel 1962 anche grazie al contributo economico di alcuni amici (motociclisti e non). Partì per l'America con un budget limitato, con il cuore malato ma con la voglia di superare tutti gli ostacoli che si sarebbero potuti frapporre fra lui e il record mondiale. Si pagò il viaggio lavorando come cuoco nella nave che lo trasportò in USA, Burt aveva sessantatre anni.
Burt racconta di avere avuto terrificanti esplosioni di motori nella sua carriera, uno di questi è raccontato nella lettera a Jhon " ero nella spiaggia di Beach a Auckland nel 1969, precisamente nel mese di aprile. Avevo trasportato la moto per 1800 km. Nelle prove esplose un pistone (ne avevo appena costruiti tredici nuovi nel '69!) con relativa biella e spinotto: andarono distrutti entrambi i nuovi cilindri ed il basamento si incrinò, un disastro. Riportai a casa la moto e in otto settimane e mezzo la misi in condizioni di correre nuovamente costruendo anche otto nuovi pistoni e due nuove bielle fatte in casa."
Record mondiali American Motorcycle Association:
Flying One Mile. Class S - A 883 cc
Munro Special Indian - 178.971mph - 288,8km/h, Bonneville, 20 August 1962
Flying One Mile. Class S - A 1000 cc
Munro Special Indian - 168.066mph - 270,5km/h, Bonneville, 22 August 1966
Flying One Mile. Class S - A 1000 cc
Munro Special Indian - 183.586mph - 295,4km/h, Bonneville, 26 August 1967
"INDIAN: LA GRANDE SFIDA" con Anthony Hopkins - 2005
"INDIAN: LA GRANDE SFIDA" con Anthony Hopkins - 2005