Un'ora e 4 minuti di test motogp, Valentino Rossi in Ducati..........
Foto , Video e Contenuti della nostra Malata Passione per le Moto....Cafè Racer e non solo....direttamente dal Box con Gamberetto ( Luigi Trocchi ).... Aggiornamenti continui dal mio canale Youtube: Manuele Petrilli ( felipeto ) & dei Lavori in corso del Progetto Cafelipeto: la mia Honda CB 500 pc32 Cafè Racer....e aggiornamenti dal mio Lavoro: Vita da Cameraman .
venerdì 12 novembre 2010
venerdì 29 ottobre 2010
Cadillac Records
Vi consiglio di vederlo se volete rivivere la storia della musica....film stupendo
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venerdì 24 settembre 2010
domenica 22 agosto 2010
GIANCARLO FALAPPA
Visitate il sito ufficiale per conoscere la leggenda vivente del motociclismo italiano.......
http://www.giancarlofalappa.com/
http://www.giancarlofalappa.com/
giovedì 5 agosto 2010
Due curve blande in liberta' per evadere dal caos di Roma.....
Si Ringrazia "Daniela" per la scelta della colonna sonora , anche se considera la mia moto un secchio le voglio bene !!! E ringrazio il poeta Gianfranco con la sua adorabile Benelli TNT ( grazie per avermela fatta portare , è stupenda !!! ) e Stefano , si vede che è una persona speciale !! è stato un piacere godermi quelle curve in vostra compagnia ,mi servuva propio ..... un bacio e alla prossima
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mercoledì 21 luglio 2010
1° South Reunion Cafè e Racer Motorcycles...Seconda parte
Mancava la seconda parte del 1° South Reunion organizzato dalla South Garage Cafè,
La seconda parte coincide con la seconda giornata : Domenica 4 Luglio 2010
Dove si è fatto uno splendito motogiro con meta: Acquafredda, dove ci siamo fatti il bagno e poi la meta del ritorno era il Cibo offerto da un agriturismo davvero ottimo , che si trova a Caggiano
L'on board è offerto dalla mia piccola Cafè Racer 500 .....una honda twin in linea, cb 500 del 2000........come vedete sono riuscito tranquillamente e in sicurezza a stare dietro al gruppo più veloce, nonostante la piccola cilindrata , la poca potenza ( una sessantina di cavalli ) e la zavorrina dietro!!! questo a dimostrare che non c'è bisogno di avere per forza più di 100 cavalli per divertirsi e godersi la moto in piena libertà anche insieme con gli altri........
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lunedì 19 luglio 2010
La Grande Mina : Valentino ha già Vinto.....
Alla vigilia del gran premio del Sachsenring, con il rientro di Valentino Rossi dopo 41 giorni di cure in seguito alla frattura esposta di tibia e perone al Mugello , Mina dedica queste Parole ad uno dei più Grandi del motociclismo di sempre .
VALENTINO HA GIA' VINTO Come mi piacerebbe essere lui. Solo per un paio di settimane! Magari proprio queste ultime due, con tutti i problemi e con tutto il coraggio che lui comunica. Con semplicità. Sorridendo. Non è consueto vedere il sorriso sulla bocca di chi è il primo, il primissimo, direi quasi il numero zero nella sua specialità. Lui ha questo dono. Sembra che prenda le domande che gli pongono, sempre le stesse, con leggerezza. Non si infastidisce mai quando viene assaltato da turbe di fans. Insomma, per usare un modo di dire che non amo, ma che meglio di tutto esprime l’idea, non se la tira. Quando potrebbe, e come. È spiritoso. È bello. È Valentino Rossi. Che torna oggi. Un mito intatto che, finalmente, giustifica in pieno il nostro orgoglio. È un incanto poter dire che lui è nostro. Lui che realizza i nostri desideri. Lui sì. Senza interpretazioni, senza giudizi. Se ci ripenso, tutto si è svolto in un attimo. Un volo pauroso apparentemente quasi senza ragione. Un dolore violento dimostrato da una smorfia, per fortuna, ad occhi aperti. Lo stomaco, il cuore, un urlo, tutto nella gola di ogni mamma. Poi pochi attimi di silenzio, con brevi interrogativi, diversi tra loro, di medici, di fans, di telecronisti, di pubblicitari, di direttori sportivi, di amici. Poi, ancora, il boato per la sua voce che ci voleva informare della voglia di guarire e in fretta. Le mamme risistemano i loro organi interni e tutto il resto si ricompone. Senza di lui la sequenza di vittorie di Lorenzo sembra un intervallo con le fatidiche pecorelle incorporate. Il programma sta per ricominciare. Molto bene. Il fenomeno si ripresenta incastrato in una moto che sembra un pezzo di lui, più che un mezzo meccanico. Tanto è vero che, senza moto, Vale ha bisogno di stampelle. Ognuno di noi starà pensando a viti, chiodi, stecche di metallo, osteoblasti, cicatrici, dolore. Lui sicuramente no. Domerà i cavalli del motore e le bizze dei suoi pensieri. Spero che ci dedichi i sorrisi di sempre, i gesti scaramantici di sempre, il genio di sempre. Le mamme, pur tranquillizzate per la pronta guarigione, tenderebbero a provare a pronunciare parole di prudenza. Non starà ad ascoltare niente e nessuno. Probabilmente sarà già stufo di stare senza la gara che per noi è emozione e per lui sembra essere una passione, un gioco. Oggi, e non glielo auguro, potrebbe non arrivare primo. Ma il vincitore sarà sempre lui. | |
Firmato MINA
fonte: www.lastampa.it
Vi regalo qualche video legato a Valentino a Celentano e alla grande Mina !!! Spero di farvi piangere e ridere allo stesso tempo!!! che con questi soggetti è veramente facile !! dei mostri sacri !!!
L'arcobaleno:
Acqua e sale
Quello che non ti ho detto mai
Mi piace ricordare Il vale cosi' :
Un bel girare con la moto al Vecchio Nurburgring..........
Pilota : Marco Pierantoni ( gran manico e coraggio )
Moto: HONDA CBR 929 anno 2001- 150 cv
-Scarico completo Titanio Arrow
-Gomme Bridgestone BT003RS
tutto il resto è di serie
Moto: HONDA CBR 929 anno 2001- 150 cv
-Scarico completo Titanio Arrow
-Gomme Bridgestone BT003RS
tutto il resto è di serie
venerdì 16 luglio 2010
Caraibi Rockers
Ciao gente, oggi vi presento per chi ancora non li conosceva , la Caraibi Rockers :
www.caraibirockers.com dove potrete scegliere tra le magliette più significative del mondo Cafè Racer, Rockers Ton up Boys e amanti del Rock n' roll .
Per info: info@caraibirockers.com
www.caraibirockers.com dove potrete scegliere tra le magliette più significative del mondo Cafè Racer, Rockers Ton up Boys e amanti del Rock n' roll .
Per info: info@caraibirockers.com
'Ton Up Boys, Rockers e amanti del rock n' roll style stropicciatevi gli occhi, sono arrivate
le nuove tshirt della CaraibiRockers Clothing Co.'
martedì 13 luglio 2010
lunedì 12 luglio 2010
Parole pienamente condivisibili !!!
Grazie Gianfranco per le meravigliose parole che ci hai regalato!!
giovedì 8 luglio 2010
1° South Reunion Cafè & Racer Motorcycles
Semplicemente non ho parole per i ragazzi della south garage cafè!!! sono dei grandi !! Ringrazio Marco , ringrazio Tarricone ( Giuseppe ) che mi ha permesso di spararmi questi due giorni splenditi con tutti i Rockers.
Ringrazio inoltre Giorgio ( di cafè racer culture ) il suo amico Massimiliano , Stefano (di Caraibi Rockers ) e Bruno (di Cafè Twin ) per L'ottima compagnia !!! ringrazio per la compagnia anche ad una coppia di signori con la loro Triumph (troppo forti ) e scusami ma non ricordo il tuo nome particolare ( Bifolco Garage ) e il signore da Roma con la sua monster estrema e la band The blues destroyes , qualcuno può mandarmi un'email perfavore con il numero di cell. di Aldo della Band?
Oltre ad invitarvi a iscrivervi e seguire i post del nostro blog
vi invito a iscrivervi al mio canale di youtube dove potrete vedere e ricercare tutti i miei video vecchi e vedere quelli che verranno..... http://www.youtube.com/user/manuelecrxed9
inoltre seguite anche il meraviglioso Blog di Cafè Racer Culture : http://caferacerculture.blogspot.com/
il sito in fase di allestimento dei ragazzi del south garage cafe' : http://www.southgaragecafe.com/
Cafe Twin : http://www.cafetwin.com/
e se volete avere magliette ben fatte e con buon tessuto e.... vi consiglio.... http://www.caraibirockers.com/
Un lampeggio a tutti da Gamberetto e da me: Felipeto .-)
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mercoledì 7 luglio 2010
Gli serve la nostra mano!! Non ci costa nulla!
Cliccate qui sotto e leggete perfavore
Petizione, aiutiamo con un click un uomo!!!
fatelo leggere anche ai vostri amici , aiutiamolo , da quanto ho capito è un grande motociclista , ma ancor prima un grande uomo!!!
ecco uno dei suoi Racconti su mototurismo forum
Italo Barazzutti
PRESENTAZIONE DEL VIAGGIO DI ITALO BARAZZUTTI:
La mia prossima avventura!
Mancano un paio di mesi alla partenza ma già avverto l’euforizzante sensazione dell’adrenalina.
Mi pervade quell’agitazione mista ad ansia, tipica di chi si prepara ad un grosso evento, e stati d’animo contrastanti si accavallano nella mia mente. A tratti mi commuovo, pensando alle sensazioni che rivivrò nel ripartire dopo oltre quattro anni. A momenti invece mi rabbuio riflettendo sullo stress, la stanchezza; gli attimi di grande depressione a cui sarò soggetto durante il mio viaggio solitario. Poi mi rassereno e sorrido, quando il pensiero si sposta su cose belle e positive: incontri, paesaggi, sensazioni. Sorprese, stupori, meraviglie; momenti di indescrivibile gioia ed assoluta esultanza!!!
Partirò da casa i primi di agosto per raggiungere il porto di Bilbao in Spagna, ed imbarcarmi su una nave cargo alla volta di Buenos Aires. Due scali commerciali in Africa prima di attraversare l’oceano, poi altri due scali in sud America prima di raggiungere l’agognata costa Argentina. Haimé… un mese di navigazione! Tutti voi potete immaginare quanto avrò ad annoiarmi… ma solo Dio sa, quale e quanta sarà la mia commozione nell’ammirare un cielo incredibilmente stellato in mezzo all’Atlantico, su una nave che inesorabile fa rotta verso la mia prossima, grande avventura!
Las Americas 2009-10 partirà da Buenos Aires. Da lì, dritto verso la Terra del Fuoco per toccare il mio primo capolinea ad Ushuaya, il punto più meridionale del pianeta. In settembre il freddo sarà ancora pungente, e le condizioni climatiche probabilmente non miglioreranno neanche in Cile, risalendo la dorsale andina. Quindi il Paraguay; le coste soleggiate del Brasile dove mi riscalderò, prima di addentrarmi per quanto possibile in Amazzonia. Poi sarà la volta della Bolivia, dai paesaggi colorati a pastello; il Perù di Machu Pichu, l’Ecuador, la Colombia e quindi l’America Centrale.
Panama, Costa Rica, Nicaragua, El Salvador, Guatemala, prima di sconfinare nel grande Messico dove voglio visitare la Baja California: quell’incredibile lingua di terra che si estende per 2.000 km sul Pacifico.
Negli States un bel tagliando a Thelma. Poi, un parcheggio sicuro per lei mentre per me un veloce rientro a casa da mia madre che, neanche posso immaginare quanto sarà contenta di vedermi!
Benedetta donna… è lei il mio solido pilastro!!
2-3 mesi, giusto il tempo di attendere la stagione propizia per dirigermi verso il Grande Nord. A maggio il team sarà nuovamente ricostituito.
Gli Stati Uniti bighellonando un po’ qua un po’ là. Quindi attraverso scenari mozzafiato in Canada, dritto come un fuso verso Prudhoe Bay in Alaska, il punto più settentrionale: il mio secondo e più grande capolinea.
A questo punto ragazzi, un triplo “Yeah!!!” di esultanza non me lo toglierà nessuno, ma non potrò deconcentrarmi poiché dovrò tornare indietro fino a Vancouver, in Canada, prima di poter prendere l’aereo con cui io e Thelma riapproderemo definitivamente in Europa.
Woh! 50-55.000 km, 7-8 mesi on the road, sarà questo il regalo per il mio 50°!!!
Il programmino? È stupendo ma mi rendo conto delle insidie…
La moto è pronta ed io mi sto preparando come mai prima, ma oggettivamente sarà un viaggio difficile con tantissime variabili. Thelma conta già 312.000 massacranti chilometri ed io non mi sono mai messo alla prova su queste distanze; la mia schiena inoltre, sebbene rinforzata nel 2006 da piastre e viti in nobile titanio, non è più la stessa. Detta così, cioè presi singolarmente non offriremmo troppe garanzie, ma io le do un’anima instradandola su rotte appassionanti, lei percepisce l’impegno ed insieme, a “caccia di emozioni”, io e Thelma diventiamo un team forte e motivato!
Inoltre, in questi anni la mia esperienza è notevolmente accresciuta, e mi rallegra pensare che il mio cuore di “viaggiatore per amicizia”, quello che mi ha portato a stringere calorosi contatti umani con le frange più deboli di questo amato mondo, non si sia affatto indurito.
Logistica? A casaccio!
Sponsor?? Solo la mia passione!!
Piuttosto ringrazio i tantissimi appassionati che in questi anni hanno voluto leggere i miei libri, sentitisi coinvolti dalle mie vicende ora sono i miei più fervidi sostenitori.
Quando sarà il momento ragazzi avrò bisogno del "fiato" di tutti voi, e di tutti quegli spiriti liberi che si vorranno aggiungere. In cambio vi prometto: durante il viaggio, insieme al mio grande amico-viaggiatore Simone Marchetti, cureremo un forum emozionante in cui vi renderemo partecipi delle mie vicende, e potrete sostenermi con la vostra passione. In seguito un libro, con foto e pagine se possibile ancora più belle dei precedenti…!!
E se tutto ciò non dovesse accadere?
Ovvero, se malauguratamente non sarò in grado di portare a termine il mio progetto??
Può essere, si certo, potrebbe capitare e neanche ne farei un dramma; ma io e Thelma non siamo abituati ad opere incompiute e per farcela, ve l’assicuro... noi due insieme ci metteremo il CUORE!!!
Presto ulteriori notizie per intanto, a tutti un abbraccio grande e caloroso come il mondo che tanto amiamo!
Italo & Thelma
www.navigatorediterra.it
mercoledì 30 giugno 2010
Shinya Kimura
Shinya Kimura è un famoso costruttore di moto , il video è Girato dentro e intorno alla sua bottega Chabott in California, Shinya racconta la storia del suo passato e rivela i metodi creativi che usa per costruire le sue creazioni.
Curiosità: tra I proprietari di alcune moto costruite da Kimura c'è anche l' attore di Hollywood Brad Pitt.
lunedì 28 giugno 2010
I nostri primi 100 Post li voglio dedicare tutti a Gamberetto con questo Video sul Progetto Cafèlipeto
Ovviamente il progetto è ancora in fase di elaborazione e stanno continuando le modifiche quindi seguiteci .....
Per gli appassionati o i possessori della cb 500 c'è oggi un sito-forum dedicato a questo modello , ma nel nostro forum non trattiamo solo di cb 500 , ma anche di tutti gli altri cb in generale , vecchi e nuovi , twin e four : http://www.cb500italia.it/
Visitate ed iscrivetevi al nostro canale youtube:
http://www.youtube.com/user/manuelecrxed9
sabato 26 giugno 2010
LA VESPA
Fa sempre piacere rivedere certe realizzazioni ( una sboxxata , una sensazione unica !!! hi hihi )
venerdì 25 giugno 2010
I viaggi di Jupiter - Ted Simon
La fonte dell'articolo è motonline.com
di Paola Baronio
Riedito in Italia il libro cult di Ted Simon che trent'anni fa ispirò i motociclisti di tutto il mondo. Si legge come un romanzo, pieno di storie e di personaggi che non hanno perso smalto né attualità
Non sono molti i libri che davvero non devono mancare nella libreria di un motociclista curioso. La passione spinge a scrivere tanti articoli e tanti testi ma sono pochi quelli che vale realmente la pena di leggere e di rileggere. Tra questi c'è sicuramente "I Viaggi di Jupiter. Il giro del mondo in motocicletta" di Ted Simon, pubblicato la prima volta nel 1979 ed ora di nuovo disponibile in Italia per i tipi di Elliot Edizioni.
Nato nel 1931 in Germania, scrittore e giornalista per note testate (The Observerer, Daily Express, Sunday Times) Ted Simon nel 1973 ha iniziato un favoloso viaggio intorno al mondo con una Triumph Tiger 100 percorrendo 103.000 chilometri attraverso 45 paesi.
Il risultato è stato un libro cult per intere generazioni di motociclisti e viaggiatori che ne hanno apprezzato lo spirito di avventura e di scoperta oltre che la grande capacità narrativa: i diari di Simon si leggono infatti come un romanzo, carico di colpi di scena e personaggi.
A distanza di 30 anni dalla sua prima pubblicazione il libro regge assolutamente la prova del tempo. Lo scrive lo stesso Simon nella prefazione dedicata alla ristampa:
"(…) Da quando ho terminato il mio viaggio, più di trent'anni fa, il mondo è cambiato: è quasi irriconoscibile. Eppure leggendo di nuovo queste pagine, penso che se dovessi fare questo viaggio oggi, mi potrebbero capitare esattamente le stesse cose di allora. Forse, a questo giro, non mi rinchiuderebbero in prigione in Brasile, ma probabilmente lo farebbero in Iran. Forse hanno smesso di sparare alla gente nelle strade in Cile, ma ho sentito che in Afghanistan i proiettili sibilano liberi, in abbondanza. Forse non mi troverei a percorrere in moto le rivoluzioni in Mozambico e Perù, ma ci sono tante aree "calde" sulla mappa del mondo. Forse adesso hanno asfaltato la strada su Nullarbor, ma scommetto che i sentieri polverosi del Sudan sono ancora più disastrosi di allora. E nel 1973 i problemi più grossi erano… povertà, terrorismo e inquinamento ambientale". Personaggio inquieto, curioso e vitale, Ted Simon nel 2001, all'età di settant'anni, ha nuovamente compiuto lo stesso percorso in soli tre anni. Quest'ultima esperienza è raccontata in Dreaming of Jupiter, pubblicato nel marzo del 2007. L'attore Ewan McGregor ha tratto da I viaggi di Jupiter la serie televisiva Long Way Round.
"I viaggi di Jupiter. Il giro del mondo in motocicletta", Ted Simon, Elliot Edizioni, 18.50 euro.
Non sono molti i libri che davvero non devono mancare nella libreria di un motociclista curioso. La passione spinge a scrivere tanti articoli e tanti testi ma sono pochi quelli che vale realmente la pena di leggere e di rileggere. Tra questi c'è sicuramente "I Viaggi di Jupiter. Il giro del mondo in motocicletta" di Ted Simon, pubblicato la prima volta nel 1979 ed ora di nuovo disponibile in Italia per i tipi di Elliot Edizioni.
Nato nel 1931 in Germania, scrittore e giornalista per note testate (The Observerer, Daily Express, Sunday Times) Ted Simon nel 1973 ha iniziato un favoloso viaggio intorno al mondo con una Triumph Tiger 100 percorrendo 103.000 chilometri attraverso 45 paesi.
Il risultato è stato un libro cult per intere generazioni di motociclisti e viaggiatori che ne hanno apprezzato lo spirito di avventura e di scoperta oltre che la grande capacità narrativa: i diari di Simon si leggono infatti come un romanzo, carico di colpi di scena e personaggi.
A distanza di 30 anni dalla sua prima pubblicazione il libro regge assolutamente la prova del tempo. Lo scrive lo stesso Simon nella prefazione dedicata alla ristampa:
"(…) Da quando ho terminato il mio viaggio, più di trent'anni fa, il mondo è cambiato: è quasi irriconoscibile. Eppure leggendo di nuovo queste pagine, penso che se dovessi fare questo viaggio oggi, mi potrebbero capitare esattamente le stesse cose di allora. Forse, a questo giro, non mi rinchiuderebbero in prigione in Brasile, ma probabilmente lo farebbero in Iran. Forse hanno smesso di sparare alla gente nelle strade in Cile, ma ho sentito che in Afghanistan i proiettili sibilano liberi, in abbondanza. Forse non mi troverei a percorrere in moto le rivoluzioni in Mozambico e Perù, ma ci sono tante aree "calde" sulla mappa del mondo. Forse adesso hanno asfaltato la strada su Nullarbor, ma scommetto che i sentieri polverosi del Sudan sono ancora più disastrosi di allora. E nel 1973 i problemi più grossi erano… povertà, terrorismo e inquinamento ambientale". Personaggio inquieto, curioso e vitale, Ted Simon nel 2001, all'età di settant'anni, ha nuovamente compiuto lo stesso percorso in soli tre anni. Quest'ultima esperienza è raccontata in Dreaming of Jupiter, pubblicato nel marzo del 2007. L'attore Ewan McGregor ha tratto da I viaggi di Jupiter la serie televisiva Long Way Round.
"I viaggi di Jupiter. Il giro del mondo in motocicletta", Ted Simon, Elliot Edizioni, 18.50 euro.
mercoledì 23 giugno 2010
domenica 20 giugno 2010
domenica 13 giugno 2010
giovedì 10 giugno 2010
domenica 6 giugno 2010
La Storia Ducati
Un video-servizio
La storia della ducati parte prima
La storia della ducati parte seconda
La storia della ducati parte terza
BEPI : MoTo GUZZi Rock And Roll
Una segnalazione di Golem e vengo a scoprire un vero Rocker Bergamasco , si chiama Bepi (postino/cantautore bergamasco)
la canzone del video è estratta dal cd mentre il video è un live di scarsa qualità , però l'importante è che si senta.......... lui è una sagoma , molto forte e divertente !!!
Qui Il testo per i non Bergamofili, anche tradotto in italiano :-)))
Ecco un'altro video molto live , questo si sente male ma in compenso si nota meglio che personaggio che è!!!!
la canzone del video è estratta dal cd mentre il video è un live di scarsa qualità , però l'importante è che si senta.......... lui è una sagoma , molto forte e divertente !!!
Qui Il testo per i non Bergamofili, anche tradotto in italiano :-)))
Ecco un'altro video molto live , questo si sente male ma in compenso si nota meglio che personaggio che è!!!!
mercoledì 2 giugno 2010
martedì 1 giugno 2010
giovedì 27 maggio 2010
mercoledì 26 maggio 2010
giovedì 20 maggio 2010
Honda NSR 500 rothmans 1985
fonte del testo qui sotto:
La Honda NSR 500, nelle sue varie evoluzioni, è stata di fatto una delle moto più vittoriose dei Gran Premi di motociclismo della Classe 500, regina quasi incontrastata fino all'avvento della classe MotoGP.
Portata in gara per la prima volta nel 1984 era dotata di un telaio perimetrale in alluminio, 4 cilindri a V di 112° con un singolo albero motore 2 tempi, 499 cc di cilindrata esatta, un peso di 135 kg. Dopo aver vinto il primo titolo mondiale nel 1985 con Freddie Spencer ha visto alla sua guida anche altri tra i più grandi piloti del motomondiale: Eddie Lawson, Mick Doohan, Wayne Gardner, Alex Criville, Tadayuki Okada, Sete Gibernau e gli italiani Pierfrancesco Chili, Luca Cadalora, Max Biaggi, Valentino Rossi, Loris Capirossi, solo per citarne alcuni.
Nel 1994 la moto venne arricchita da un sistema d'iniezione d'acqua allo scarico, che permette al motore di avere più potenza ai regimi più bassi, questo perché il sistema permette d'aumentare l'accordatura della camera d'espansione[1][2].
La sua carriera nel mondo del motociclismo ebbe termine nel 2002 con l'avvento delle nuove MotoGP e della sua sostituta, la Honda RC211V, La stagione 2001, l'ultima della Classe 500, vide la NSR cogliere l'ultimo alloro con Valentino Rossi alla guida, con una moto capace di sviluppare oltre 200 CV, mentre nel 2002 venne guidata solo da un team satellite.
giovedì 6 maggio 2010
HONDA CB 500 TWIN (PC32) CAMBIO DISCHI + ALLEGGERIMENTO E VERNICIATURA NERA DEI SUPPORTI PINZE ANTERIORI E POSTERIORI + TIRAGGIO DELLA CATENA
Premetto che per togliere la ruota anteriore è necessario avere il cavalletto posteriore e anteriore specifici o universali per questa moto ......... è importante inoltre una volta tolta la ruota anteriore non pinzare la leva del freno anteriore , senno troverete difficoltà a rimettere la ruota e il disco all'interno delle pasticche , se poi le cambiate con delle nuove dovrete aiutarvi con un cacciavite spaccato per allargare le pasticche e quindi tirare indietro i pistoncini per far entrare il disco nuovo tra le pasticche.
Inoltre Ragazzi c'è da fare una correzione su quello che vedrete nel video , che mi ha fatto notare il buon Mark :
Inoltre Ragazzi c'è da fare una correzione su quello che vedrete nel video , che mi ha fatto notare il buon Mark :
Non si batte mai, specialmente col mazzolo di ferro, sulle filettature ..... parlo del perno ruota anteriore ...... lasci avvitato su 3 o 4 filetti il bullone e poi puoi pure darci di martello ..... ma sul dado non sulla filettatura
e
quando si avvita il disco la bulloneria si accosta a croce ..... tipo quando si cambia una ruota alla macchina ..... dovrebbe spianare meglio......
lunedì 3 maggio 2010
lunedì 26 aprile 2010
sabato 24 aprile 2010
lunedì 19 aprile 2010
HONDA NR 500 1979
Parte 1
Parte 2
Parte 3
Parte 4
Fonte MOTOBLOG: http://www.motoblog.it/post/18688/honda-nr-500-da-new-racing-a-nearly-ready
La Honda nel 1979 si impegnò nel più ardito progetto immaginabile: competere con una 500 4 tempi contro le allora imperanti 500 2 tempi. Nacque la NR 500: 4 cilindri, 8 valvole per cilindro, pistoni ovali, due bielle per cilindro.
Anche il telaio era innovativo: si trattava di un monoscocca “ad uovo” nel quale era inserito il propulsore. La NR 500 fu portata al debutto a Silverstone da Takazumi Katayama, ex iridato della 350 e dall’inglese Mick Grant. Il debutto fu un disastro: la moto aveva difficoltà di avviamento, fu lasciata partire dal fondo dello schieramento. Grant cadde e la NR si incendiò. Da allora la sigla NR, che stava per “New Racing” fu oggetto di scherno: fu soprannominata “Nearly Ready”, quasi pronta, o “Never Run”, non correrà mai.
In questo video qui sotto potrete rivivere alcuni momenti del gp di moto del 1979 dove c'erano tra i grandi come Kenny Roberts , Barry Shane ecc ecc anche Graziano Rossi....... e poi verso la fine del video si vede la NR 500 di Grant che prende fuoco.............
Successivamente fu portata in gara brevemente anche da Freddie Spencer. Ancora oggi è il progetto più complesso mai affrontato dal colosso di Tokyo.
Fonte del testo qui sotto Derapate.it : http://www.derapate.it/
Parte 2
Parte 3
Parte 4
Fonte MOTOBLOG: http://www.motoblog.it/post/18688/honda-nr-500-da-new-racing-a-nearly-ready
La Honda nel 1979 si impegnò nel più ardito progetto immaginabile: competere con una 500 4 tempi contro le allora imperanti 500 2 tempi. Nacque la NR 500: 4 cilindri, 8 valvole per cilindro, pistoni ovali, due bielle per cilindro.
Anche il telaio era innovativo: si trattava di un monoscocca “ad uovo” nel quale era inserito il propulsore. La NR 500 fu portata al debutto a Silverstone da Takazumi Katayama, ex iridato della 350 e dall’inglese Mick Grant. Il debutto fu un disastro: la moto aveva difficoltà di avviamento, fu lasciata partire dal fondo dello schieramento. Grant cadde e la NR si incendiò. Da allora la sigla NR, che stava per “New Racing” fu oggetto di scherno: fu soprannominata “Nearly Ready”, quasi pronta, o “Never Run”, non correrà mai.
In questo video qui sotto potrete rivivere alcuni momenti del gp di moto del 1979 dove c'erano tra i grandi come Kenny Roberts , Barry Shane ecc ecc anche Graziano Rossi....... e poi verso la fine del video si vede la NR 500 di Grant che prende fuoco.............
Successivamente fu portata in gara brevemente anche da Freddie Spencer. Ancora oggi è il progetto più complesso mai affrontato dal colosso di Tokyo.
Fonte del testo qui sotto Derapate.it : http://www.derapate.it/
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Il motore era terribilmente inaffidabile - toccava i 21mila giri, il telaio monoscocca in lamierino di alluminio - con parte della carenatura integrata al telaio, anzi si può ben dire come la carenatura stessa fosse il telaio! - le ruote in lega composite entrambe da 16 pollici, la forcella con le molle esterne ed i radiatori posti ai due lati della carena.
Il miserevole risultato di questo gigantesco sforzo progettuale votato alla stranezza a tutti i costi fu che la moto non conquistò mai neppure un singolo punto nel Mondiale!!!
Dopo tre anni di moto che esplodevano o prendevano fuoco dopo un giro di pista, dopo aver spesso pagato gli ultimi due qualificati in griglia perchè si ritirassero per far posto alle due NR che regolarmente erano troppo lente per qualificarsi , dopo aver umilmente rinunciato a tutte le inefficaci innovazioni della moto originale (si dovette ritornare precipitosamente già nel 1980 alle ruote da 18′, ad una forcella normale ed ad un telaio a traliccio in tubi) la Honda alla fine del 1981 alzò bandiera bianca, mandando in pensione la disgraziata moto che sarà ricordata solo come il più completo e pietoso fallimento di ogni tempo nella Storia delle corse, dopo anni di titanici , testardi ed inutili sforzi, ed un enorme mucchio di soldi spesi.
Comunque la NR 500 è e rimarrà un pezzo di storia, nel bene e nel male.